A proposito di parco Matteotti: Chi “sporca” veramente e irreversibilmente i parchi?

La-vongola-ubriaca 03Il Sindaco parlando di igiene della città se l’è zelantemente presa con quelli che lui chiama “sporcaccioni” perché lasciano cartacce, lattine, bottiglie di plastica per terra nei parchi rendendoli poco decorosi. Nulla da eccepire e, comunque, i parchi vanno tenuti, in ogni caso, sempre puliti.
Ma se i parchi non devono essere  “sporchi”  ci viene spontaneo chiedere al Sindaco perché ha consentito l’autorizzazione dell’installazione del cantiere nel cuore del parco Matteotti ai piedi di Salita Montegrappa, lui che ha tenuto per sé la delega all’urbanistica?
Non lo capisce da solo che la costruzione di un chiosco-ristorante, lì in un luogo così delicato paesaggisticamente, è inopportuna perché contamina (anzi, per usare il suo linguaggio, “sporca” ) la bellezza di quel luogo identitario della città?
E se non lo capisce, non dovrebbe sapere che il Permesso di costruire, in quel luogo non poteva essere rilasciato per violazione di varie norme urbanistiche a partire da quella del Piano Regionale Paesistico secondo cui parco Matteotti ricade nell’Ambito Costiero 5 – Categoria A1 che prevede la conservazione integrale dei luoghi?
(Cfr. NTC del Piano Regionale Paesistico Art.4 A1 - conservazione integrale: complesso di prescrizioni (e previsioni di interventi) finalizzate alla tutela conservativa dei caratteri del paesaggio naturale, agrario ed urbano, dell'insediamento umano, delle risorse del territorio e dell'ambiente, nonché alla difesa ed al ripristino ambientale di quelle parti dell'area in cui sono evidenti i segni di manomissioni ed alterazioni apportate dalle trasformazioni antropiche e dai dissesti naturali; alla ricostruzione ed al mantenimento dì ecosistemi ambientali, al restauro ed al recupero di manufatti esistenti;)
 
Se a tutto ciò non ha pensato prima, è ancora in tempo a tornare indietro - visto che i lavori sono appena iniziati - ritirando il Permesso a costruire in autotutela.
 Noi ci auguriamo che  per il bene della nostra bella città lo faccia. Sarebbe spiacevole vedere che a Giulianova la giustizia debba ancora una volta giungere in supplenza perché si eserciti il buongoverno.
Il caso Ex Migliori Longari (dove il dirigente del Comune è stato condannato per aver autorizzato un abuso edilizio) ed il caso palazzo Gavioli  (cantiere sequestrato dalla magistratura per violazione delle norme urbanistiche da parte del Comune stesso) dovrebbero aver insegnato qualcosa. Stanno a dimostrare che noi del Cittadino Governante quando parliamo sappiamo cosa diciamo, anche quando, in sede politica e preventivamente, evidenziamo la necessità di tornare indietro su provvedimenti che violano le norme e sfregiano la bellezza di Giulianova.